lord taliesin |
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| La tentazione di vedere nella figura di Miriam, o Maria come la chiamiamo in Italia, la versione "cristianizzata" della Dea è abbastanza comune. Ma altrettanto sbagliata. Nel cristianesim delle origini la figura di Maria era abbastanza poco considerata: nei Vangeli la madre di Gesù viene nominata in tutto 14 volte, e sempre in relazione a suo figlio. L'importanza della Madonna nei testi sacri della religione cristiana è davvero marginale. Il culto mariano è diffuso solo nel Cattolicesimo e, in misura decisamente minore, presso gli Ortodossi, mentre i Protestanti la ignorano completamente, parimenti al culto dei santi tanto cari ai cattolici ma che per le Chiese riformate rappresentano la superstizione e il legame superstite con il paganesimo che a loro giudizio ha corrotto la chiesa di Roma nel corso dei secoli. Nel cattolicesimo la figura di Maria è diventata oggetto di culto dopo essere stata per secoli soggetta alla venerazione popolare: la gente comune vedeva in essa la figura della "madre" che nella nuova religione venuta da Oriente mancava completamente, essendo il cristianesimo primevo un derivato del giudaismo e sopratutto essendo il suo reale fondatore, Saulo di Tarso alias San Paolo, un convinto misogino che teneva le donne in scarsa o nulla considerazone. In sostanza, la figura di Maria nel cristianesimo è decisamente diversa da quella della Dea nel Paganesimo moderno e nella Wicca in particolare: qui la Grande Madre è considerata l'origine prima di tutto il creato, è il fulcro della venerazione stessa, è la divinità più importante (in alcune congreghe non si pone alcu accento sulla figura del Dio, in altre esso è semplicemente "il Consorte", poche sono quelle dove davvero la Dea e il Dio sono tenuti in pari considerazione e oggetto di uguale venerazione) mentre nel cristianesimo la figura di Maria ha il solo scopo di fornire i natali al figlio di dio che si fa uomo e, pertanto, deve nascere da donna. Due situazioni ben diverse.CITAZIONE (Rowen )o( @ 7/9/2008, 22:51) penso che non sia il cristianesimo a inglobare rendendosene conto le altre religioni, piuttosto è il principio divino che, manifestandosi, si mostra sotto determinati aspetti per farsi meglio comprendere dall'uomo.
pensate: se il principio divino avesse scelto di manifestarsi sotto le sembianze di Kalì, Bastet, Lugh...o qualsiasi altra divinità pagana, all'intenro di una società quasi esclusivamente cristiana, dubito che sarebe stato riconosciuto e che il messaggio venisse recepito Questo è vero. Ho sempre sostenuto che gli Dei si manifestino nella forma più accettabile e comprensibile a chi è destinato a vederli. Del resto in paesi non cristiani lemanifestazioni delle divinità non sono meno frequenti, solo meno pubblicizzate. E nei paesi non cattolici, dove la Madonna non è articolarmente venerata, si sono registrati anche in tempi recenti apparizzione di "Signore", viste sopratutto dai bambini, avvolte in veli o mantelli e coronate di fiori... CITAZIONE (Darkness_Eyes @ 10/9/2008, 21:08) Beh è un'idea molto interessante^^ Personalmente, nonostante le mie ricerche e i miei studi, faccio ancora fatica a non definirmi atea: fino ad ora ho sempre guardato la realtà con gli occhi di una persona che ama la scienza; non credo di essermi chiusa di fronte a chò che non capivo, anzi cercavo una soluzione ma secondo ciò che io personalmente ritenevo vero^^ E nel mio caso non era la religione la mia risposta (sarà che ho preso il cristianesimo come un obbligo XD). Probabilmente questo avviene anche per altre persone... Adesso le cose sono un po' diverse perchè è come se sentissi il bisogno di qualcosa di più... Per me però è comunque molto difficile cambiare modo di vedere le cose^___^Potrebbe essere un argomentazione a favore della tua tesiXD Anche io un tempo vedevo il mondo solo ed esclusivamente attraverso le lenti della scienza. Poi però approfondendo alcuni "misteri" non ancora risolti ho cambiato prospettiva. La Scienza oggi pretende la stessa fede assoluta che un tempo era appannaggio della religione, convinta com'è (nelle persone degli scienziati) di avere la verità in tasca o quantomeno di poter spiegare quasi tutto. Invece non è così. Studiando l'antichità al di fuori dei ristretti binari accademici si scoprono alcune verità "imbarazzanti" che la scienza ufficiale tiene nascoste perchè da un lato non le sa spiegare, dall'altro contraddicono la "verità" che da anni ormai ci viene propinata per inoppugnabile e confermata. Faccio l'esempio dei cosidtti "oggetti fuori dal tempo", cose che non avrebbero dovuto essere trovate negli strati geologici che risalgono a epoche nelle quali si dava per scontato che certi manufatti non esistessero. O del reale significato, del vero scopo delle Grandi Piramidi, che gli archeologi ufficiali continuano a definire "tombe" quando è più che evidente che sono qualcosa d'altro... e ancora nessuno ha davvero dimostrato come certi monumenti siano stati costruiti, trasportando, sollevano e lavorando con estrema precisione blocchi di pietra che pesano decine o addirittura centinaia di tonnellate... per finire, anzi per fermarci, all'evoluzione dell'uomo, avvenuta in modi inspiegabili e in tempi ristrettissimi rispetto a tutte le altre specie animali... che tra l'altro hanno un patrimonio genetico parecchio differente: le grandi scimmie che condividono con noi il 98% dei geni hanno 48 cromosomi mentre l'uomo ne ha 46. Una differenza che ha quasi dell'impossibile. Eppure è lì.
Nessuno ha la verità in tasca, nemmeno i più grandi scienziati dell'intero mondo; poichè non esiste una tasca abbastanza grande da contenerla. E negare la dimensione spirituale significa nascondersi da qualcosa che non si riesce a comprendere fino in fondo.
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