I torques (singolare torquis) erano tipici collari celtici: essi indicavano l’alto rango sociale o il valore guerriero di chi li indossava ed avevano un significato magico – religioso, in quanto tale monile è frequentemente indossato dalle divinità.
È costituito da un anello (aperto o chiuso) generalmente con la parte terminale sagomata a tamponi, con motivi sferoidali antropomorfi o rizomorfi. Chiaramente il tipo di metallo e la qualità della lavorazione distinguevano il rango sociale ed il valore del proprietario o della proprietaria, dato che il monile non era di esclusivo appannaggio maschile.
In Europa gli individui di classe elevata venivano inumati con torques al collo ma anche la principessa rinvenuta a Vix in Borgogna indossava un manufatto analogo. Altri ritrovamenti, di origine votiva ci consegnano recipienti contenenti sia monete che torque d’oro, così come in altri casi voluminosi e pesanti torque sono stati rinvenuti spezzati (il consueto “danno rituale”). Proprio i ritrovamenti di tali manufatti di proporzioni esagerate avallano ancor più la simbologia sacra dell’oggetto che, in tali fogge, era probabilmente destinato ad un utilizzo rituale: forse esposto durante le celebrazioni, indossato da statue di divinità o creato per sacrifici votivi agli Dei.
Vi sono molte rappresentazioni nella quali esseri umani e divini indossano torques. Il “Galata Morente” ritrae un guerriero celtico nudo con un torquis al collo; ed ancora divinità celtiche e romano-celtiche vengono ritratte frequentemente con questo emblema del loro alto ufficio al collo. Il torquis caratterizza anche l’immagine di una delle principali divinità dei Celti, il dio Cernunnos. Egli appare sul Calderone di Gundestrup con un torquis al collo ed uno stretto in mano, in uno schema dal “doppio collare” che ritroviamo in numerose rappresentazioni, dalla Val Camonica alla Gallia.
Gli autori classici menzionano l’usanza celtica di indossare il torquis; Strabone parla della consuetudine dei Galli di esibire ornamenti d’oro e torques al collo, mentre Dione Cassio ci racconta del grande collare a torciglione indossato dalla Regina degli Iceni Boudicca. Del resto sono numerose la raffigurazioni di guerrieri celtici nudi o seminudi sul cui corpo armato risalta il torquis quasi a rappresentare una protezione magica contro gli attacchi nemici. Un usanza tanto radicata rendere il torquis un bottino molto ambito presso l’esercito romano, tanto che i collari sottratti agli uccisi venivano assegnati ai soldati che si erano particolarmente distinti in battaglia (Plinio – Naturalis Historia).
QUALCUNO LO HA? CHE VALORE LI DATE? LO USATE ANCHE NEI RITI? DITE..